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Quando il paziente mangia male in ospedale la degenza si allunga

OSPEDALEE' quanto emerge da un'indagine condotta e rivelata da ADI (associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) al 5° convegno su Nutrizione e Metabolismo che si è appena concluso a Terni.

Stiamo parlando di quella che in termini scientifici viene definita malnutrizione iatrogena, derivante cioè da terpaie errate o malamente assunte.
Stando ai dati resi noti da ADI una percentuale variabile tra il 20 e il 40% dei pazienti presenta condizioni di malnutrizione all'atto della loro ammissione in ospedale. circa il 70% dei degenti peggiora invece che migliorare il proprio stato nutrizionale durante i primi 10 giorni di ricovero e addirittura che vi è un mancato riconoscimento della patologia nel 60-70% dei casi.

Gli studi nazionali hanno anche mostrato che il vitto viene considerato fondamentale dal paziente per il miglioramento dello stato di salute e che nell’anziano la malnutrizione è fortemente correlata all'ambiente in cui vive. I dati epidemiologici infatti dimostrano una prevalenza della malnutrizione proteico-energetica (Pem) che aumenta per gli anziani che vivono nelle lungodegenze rispetto a quanti vivono presso il loro domicilio.

Secondo quanto osservato e dichiarato da ADI per malnutrizione va intesa una condizione di deficit (malnutrizione per difetto) o di eccesso (malnutrizione per eccesso) di energie, proteine o altri nutrienti, in grado di condurre ad effetti indesiderati sulla composizione corporea o sulla funzionalità di organi e tessuti, tale da determinare un'alterazione della qualità della vita che si può tradurre in condizioni di morbilità e mortalità.
Lo stato di malnutrizione può poi provocare un disagio psicologico così come alterazioni della funzionalità di alcuni organi o l’atrofia muscolare e ancora un ritardo nella cicatrizzazione delle ferite,

Sarebbero queste le cause del prolungamento dei tempi di degenza ospedaliera che risultano aumentare in media del 30-40% rispetto a quella ordinaria in caso di presenza di malnutrizione, con evidente aumento dei costi.

 

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